Quando dalla redazione di questa modesta e inutile pagina web di cialtroni senza la parola gay nel dominio, che ho l’onore di possedere e non gestire, mi è stata fatta arrivare la mail con il commento di cui sopra, regolarmente inviato da un follower tuittante che c’aveva appena concesso la sua regale attenzione, mi sono detto: oibò! Vuoi vedere che davvero non facciamo niente di intelligente?
Poi sono ritornato a quella che è stata la nostra idea di principio: creare una rete di siti con un’occhio alla comunità lgtb, non omodiretti, ma bensì eterodiretti (ci scuserete l’ennesima fregnaccia, ma si tratta di ironia), che fossero provocatori, politicamente scorretti, un po’ cialtroni, ma che fornissero una informazione puntuale, chiara e opinioni differenti.
Ho dato un’occhiata a quello che abbiamo fatto negli ultimi quattro mesi, da quando di fatto, dopo circa un anno di sperimentazione e un attacco hacker che c’ha messo in ginocchio per 45 giorni, ho scelto la nuova linea e ho visto che:
– facciamo cultura,
– informiamo con uno stile nuovo,
– ci occupiamo di letteratura (non lo fa nessuno),
– diamo spazio a nuove voci attraverso le nostre interviste (non lo fa nessuno),
– non facciamo polemiche via Twitter o Facebook, informiamo e basta (non lo fa nessuno),
– daremo il via a una serie di nuove iniziative (editoriali, culturali e non solo) nei prossimi mesi, proprio come se fossimo un sito serio;
Non c’è male ho pensato, per gente che scrive un sacco di fregnacce, ma è anche simpatica. Tutto sommato, ho pnsato, posso proprio essere contento di questi ragazzacci che gestiscono in maniera tanto irriverente una testata che fa anche informazione seria e non pubblica solo culi nudi.
P.V.C.
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