Giornate deliziose per coloro che hanno senso dell’umorismo: il Bossi nazionale, l’inventore della Padania e dell’alleanza con Al Tappone per la Libertà degli italiani, soprattutto quelli che militavano nelle loro fila.
C’è di che sorridere di questi puri e duri delle italiche libertà, che hanno ridotto il paese in miseria gestendolo come se si trattasse dell’orto delle loro case, che non ce l’hanno l’orto nella loro casupole da due soldi, hanno giardini e giardinieri.
Al grido di ”Roma Ladrona” e de ”La Lega ce l’ha duro” -almeno lei, verrebbe da dire- i nuovi Unni della politica italiana si unirono in un abbraccio assassino al partito che in sei mesi grazie alle televisioni del Nano Mediatico e senza nessun programma politico vince le elezioni. Non ce li saremmo più tolti dai coglioni.
In vent’anni fecero fuori Casini e Fini e costrinsero il PD a una metamorfosi verso destra che è una vergogna istituzionale navigando su tutti gli scandali possibili, tra leggi ”ad personam” ed ”attacchi personali e frontali della Roma Ladrona” che gli pagava gli stipendi, i rimborsi elettorali e le puttanate istituzionali tipo ”parlamento padano”.
C’è voluta una crisi economica spaventosa, sempre negata, perché questi Signori si allontanassero dal potere delle poltrone che a parole contestavano: prima Al Tappone con le sue dimissioni e poi il Filosofo del Celodurismo, l’ansimante Umberto Bossi che ha rispettato l’italico principio dei figli che ”so’ piezz’ e core”. Vedremo come finirà. Nel puttanaio chiamato Italia c’è posto per tutti. Avanti il prossimo.
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