di Giancarlo Grassi, twitter@gaiaitaliacom
Spero proprio di leggere presto di un esponente leghista, anche se il privilegio del nulla eletto a sciabola ad uso politico, inventato dalla premiata ditta Lega-Berlusconi è poi approdata all’altra premiata ditta Grillo-Casaleggio che l’hanno raffinata ad uso e consumo dei webeti, proclamare il loro sdegno per il denaro che viene investito per la questione dei migranti: perché se anche i votanti tra Lombardia e Veneto, cioè di coloro che sono caduti nella trappola di votare una roba che è già garantita dalla Costituzione ad uso e consumo di Roberto Maroni e della Lega Veneta fossero stati nella sola Lombardia 2 milioni a fronte dei 53 milioni, spesi ne deriverebbe che il referendum elettrronico [sic] della Lega Medievale è costato tanti euro a cranio… Così tanto per semplificare in perfetto stile populista-leghista e fare i conti in tasca agli altri come Maroni, Zaia & Soci sono abituati a fare. Da’ fastidio? Lo sappiamo. Anche a noi.
Mentre scriviamo, tuttavia, l’Ansa lancia la notizia secondo la quale alle 12, in Lombardia, l’affluenza era del 6,2%, ne deriva così che il costo ipotizzbile per ogni singolo voto al referendum in Lombardia sarebbe di 121,89 euro a votante: circa quattro volte i millantati 35 euro a migrante e circa due volte i 60 euro a migrante che i capi leghisti usano come clave della loro ipocrita e razzista azione di governo locale e di propaganda nazionale.
Per conticini più divertenti, e certamente altrettanto inutili, aspettiamo le percentuali finali di votanti e le dichiarazioni roboanti che Roberto Maroni e Zaia, e di conseguenza Salvini, lanceranno nell’aere al fine di giustificare l’ennesimo fallimento della loro politica divisiva, utile solo e aloro stessi e a chi continua a crederci perché senza altro scopo, né idea, nella sua vita…
(22 ottobre 2017)
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