di Giovanna Rosa
Del 78% dei voti dei fanatici del Sacro Blog chi se ne frega? Così che dopo avere farneticato sull’Alde ora il Vate di tutti i grillismi presenti e futuri torna sui suoi passi e rinegozia con Nigel Farage, l’euroscettico che odia l’Europa e che prende lo stipendio dall’Europa che tanto odia perché tra coerenti ed onesti ci si intende. Sarà una rinegoziazione che parte dal nulla ora che il M5S vale nulla nell’eurogruppo capitanato da Farage. Ci saranno teste tagliate, commissioni che si perderanno e la riduzione del gruppo pentastellato a quello che vale: zero. Ma cosa importa a Grillo di tutto questo? Cosa gli importa dei voti dei fanatici del Sacro Blog? Cosa gli importa dello strombazzamento di valori inesistenti? Ciò che vuole il Vate è tenere alta l’attenzione sul blog. Più blog, più click, più money. La politica a 5Stelle non esiste. E’ caos. E’ fantascienza. E’ acque torbide. E’ chi se ne frega. E’ qualcosa che riguarda gli oppositori. Perché tanto il M5S ha scosso l’establishment e Grillo ha l’assoluto potere sui suoi. Roma è lontana, Virginia Raggi che si arrangi, Di Maio è uno yes man e c’è sempre Travaglio che dice ciò che serve, Renzi è fuorigioco (momentaneamente) e non c’è un nemico vero e proprio da contrastare (perché Gentiloni è un Presidente del consiglio non un leader) e poi c’era una questione tremenda con la quale andavano fatti i conti. Senza eurogruppo il M5S avrebbe perso qualcosa come 680mila euro ed almeno venti collaboratori a Bruxelles che lavorano e portan voti (se hanno lo stipendio, in caso contrario non si sa perché la fame è una brutta bestia). Così che toccherà abbozzare e dopo essersi sperimentato europeisti e pro euro per un giorno si rientrerà nelle fila degli antieuropeisti e degli anti euro pronti a gridare il contrario di ciò che si è gridato ieri. Favolosi 5Stelle che ora dicono che l’accordo con Alde era solo di natura tecnica e non politica (ah, sì? Leggete qua).
Farage chiederà più xenofobia, più intolleranza, più razzismo e meno presenze pentastellate al movimentucolo di Grillo i cui esponenti, in Italia, si muovo come se avessero già vinto le elezioni e si incacchiano ad ogni domanda sgradita. Proprio come succede ai dittatori in erba.
(10 gennaio 2017)
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