30.3 C
Milano
26.8 C
Roma
Pubblicità
Roma
cielo sereno
26.8 ° C
27.6 °
25.6 °
47 %
1.5kmh
0 %
Dom
34 °
Lun
36 °
Mar
37 °
Mer
37 °
Gio
37 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeDico quello che mi pare...Unioni Civili, per la prima volta in Italia si voterà la proposta...

Unioni Civili, per la prima volta in Italia si voterà la proposta di legge in Parlamento

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

Coppia Gay Mista Baciodi Il Capo

 

 

 

 

 

La legge sulle Unioni Civili e sulla disciplina delle convivenze è stata incardinata il 14 ottobre scorso e sarà discussa dal Parlamento. Commenti “di pancia” a parte, arrabbiature delle solite associazioni lgbt che si sono incazzate per tutto e non hanno ottenuto niente a parte, tutto quello che si può dire sul Pd, sulle forze politiche, su Giovanardi e soci, tutto ed il contrario di tutto a parte, è bene rendersi conto che per la prima volta in Italia la legge che disciplina le convivenze tra coppie dello stesso sesso ed anche di sesso diverso è arrivata in parlamento, è stata incardinata, verrà discussa e ci sono buone possibilità che venga approvata. Ricorderà chi ha memoria che fino ad oggi la Legge è sempre stata impallinata prima di arrivare in aula per la discussione ed il voto.

 

Significa che l’Italia è cambiata. Non sono cambiati i beceri componenti del Parlamento che gridano al lupo al lupo ed a tutto si oppongono. Fu così anche ai tempi del divorzio, e la legge venne approvata. così che suggeriremmo, per una volta, un po’ di spirito costruttivo. Poi si faranno i conti e si manifesteranno i malesseri o le nostre gioie dopo il voto sulla legge. Decidendo, nel caso, quali azioni mettere in campo.

 

Il problema di questa italietta demenziale è il grido prima che le cose accadano, la mancanza di fiducia, il sentirsi migliori di tutti coloro che stanno dove vorremmo essere noi, loro che sono lì per chissà quale oscuro motivo, mentre noi non ci siamo perché ci son loro, quindi il nostro talento [sic] è offuscato dal loro esserelìnonsisaperché.

 

Discutevo di questo qualche giorno fa con dei giovanissimi ghèi, io che giovanissimo non lo sono più e sono contento di non esserlo. Si trattava di quel tipo di giovanissimi ghèi che son ghèi solo loro ed essere ghèi è tutto quello che hanno: una cattiva costumanza che si replica a velocità impressionante. Si riempiono la bocca di queer ed ellegibiti spesso senza sapere cosa sono e si sentono importanti quando dicono “perché noi ellegibitì” (noi chi?). A qiesti alcuni raccontavo, dopo essere stato accusato di essere un vecchio reazionario che non sapeva bene cosa stesse dicendo al grido di “perché noi ellegibitì” (noi chi?), raccontavo di quando a sedici anni (nel 1977) in un paese di 500 abitanti sperduto da qualche parte d’Italia io ed il mio ragazzo 17enne non nascondevamo la nostra relazione nonostante tutto ciò che ci piombava addosso tra genitori, pettegolezzi, compagni di scuola, prete attaccato ai coglioni, il bullo del paese (poi arrestato e condannato per pedofilia e morto in malo modo) e tutto ciò che si potrebbe immaginare se non ci si sentisse così ellegibitì da pensare che il mondo è iniziato dal coming out, e continuavamo (lo facemmo per anni) a stare insieme senza fare nulla per occultare la nostra relazione. Concludevo il racconto ricordando loro che se non ci fosse stata gente come me che si è fatta pestare semplicemente perché aveva i coglioni e rivendicava il suo diritto alla libertà senza nemmeno sapere che cosa fosse essere ghèi, ma avendo deciso di stare con qualcuno perché quel qualcuno lo amava, oggi forse di Unioni Civili e di “ghèi ed ellegibiti”, dico forse, non si parlerebbe nemmeno.

 

Meno impegno ad essere e sentirsi “ghèi” e a deinirsi “noi ellegibitì” (noi chi?) e più interesse a sviluppare la propria umanità al di là di ciò che si ritiene di dover essere sulla pubblica piazza reale e virtuale, unito ad una sana passione per comprendere dove si è, cosa si fa, e cosa si può fare per migliorare dentro e fuori, aiuterebbe a svelenire il clima di un paese insopportabile, del quale certi ghèi e cert’altri noi ellegibitì sono purtroppo inspportabili protagonisti.

 

Ora vediamo come andrà in Parlamento, poi ricominciamo a litigare, se proprio non se ne può fare a meno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(15 ottobre 2015)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
cielo sereno
22.9 ° C
24.1 °
21.5 °
68 %
0.6kmh
0 %
Dom
31 °
Lun
28 °
Mar
27 °
Mer
26 °
Gio
27 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE