
di Daniele Santi
Lui è il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia a Ferrara, quei Fratelli d’Italia alleati di Salvini, di Casapound e di tutte le intolleranze dello Stivale contro ogni minoranza. Lui, il coordinatore di Fratelli d’Italia a Ferrara, ora autosospesosi dal partito nel quale non si riconosce più (non sono d’accordo col fare fuori cento immigrati per volta, insomma troppo moderati), ha postato sul suo profilo Facebook, in risposta ad un amico, si danno sempre risposte agli amici su Facebook, una frase sugli immigrati: “Certo, io ne prendo 100 alla volta: tempo di sparare per farli cadere in una buca e me ne date altri 100. In una giornata ne faccio fuori quanti ne sbarcano”.
Il responsabile provinciale di Fratelli d’Italia, Paolo Spath, gli chiede le scuse “in mondovisione”. Non sono ancora arrivate. Arriva però l’autosospensione dal partito di Fabrizio Florestano: “Non è Fratelli d’Italia che non si riconosce più nelle mie posizioni, sono io che me ne vado. Mi autosospendo dal partito perché in questo momento non mi riconosco più in una linea troppo morbida sulla questione degli immigrati”. Lo dice alla Nuova Ferrara che prontamente lo intervista. Bisogna sempre dare spazio sui giornali ai veri democratici.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Ferrara si schiera con gli sdegnati, ne va dell’immagine del suo partito, e sulle dichiarazioni di Florestano dice: “Sono un vero delirio, assolutamente inqualificabili dal punto di vista umano”. Insomma Fratelli d’Italia ha anche un cuore che ogni tanto smette di battere all’estrema destra.
Il direttivo di Fratelli d’Italia è convocato il 21 luglio. Perché di eccesso di democrazia ferisce, di eccesso di democrazia perisce.
(21 luglio 2015)
©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)