di Giancarlo Grassi
L’arroganza del presidente della CEI lascia stupefatti. Secondo quanto pubblicato dal Secolo XIX l’uomo che pretende di dire alla scuola italiana, alle famiglie italiane, ai politici italiani, come devono vivere e cosa devono fare e che non dice una parola sui] preti pedofili che imperterriti continuano ad operare le loro turpi malefatte, avrebbe dichiarato che se le scuole italiane vogliono fare educazione sessuale devono farla di al fuori dell’orario scolastico e “se, e solo se” lo chiedono i genitori come “servizio aggiuntivo”.
La spaventosa arroganza di questo uomo di chiesa [sic] che pretende che il paese intero viva come dice la CEI e si riconosca nelle sue ridicole e medievali teorie (l’educazione sessuale come “teoria del gender”, teoria che non esiste ed è inventata di sana pianta dai fantasiosi e patetici vescovi italiani), è qualcosa di più di una testimonianza oscurantista. E’ l’esempio vivente di una struttura temporale invelenita disposta a giocarsi tutto pur di non perdere il potere che pretende acquisito per induzione divina.
(31 maggio 2015)
©gaiaitalia.com 2015 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)