di Iosonodio
Insomma, lo sport che affascina il maschio – e non solo – italiano, che pretende di tenere le disumane genti incollate alle schermo, attorno al quale ruotano tutti gli altri sport, non “tira” più: le disumane genti hanno smesso di andare allo stadio e preferiscono starsene in panciolle sulla poltrona di casa ad accumulare grasso e ad ignorare la famiglia mentre seguono il loro sport [sic] preferito alla tv.
Cos’è successo? Chi se ne frega: ciò che è successo è sotto gli occhi di tutti, ma nessuno vuole vederlo. Gli arbitri fanno quello che vogliono, la politica si disinteressa del calcio, a parte i facinorosi estremisti che vanno allo stadio per buttarla in caciara, i prezzi dei biglietti sono inaffrontabili, la sicurezza non è garantita e gli stadi sono orrendi.
In più, lo scrive anche Il Post ch’è un giornale serio non come il nostro che non lo è, i club italiani non sanno fare soldi. Citando un articolo di Deloitte Football Money League, la situazione dei fatturati delle maggiori squadre di calcio del mondo è la seguente:
Real Madrid (518,9), Barcellona (482,6), Bayern Monaco (431,2), Manchester United (423,8), PSG (398,8); Manchester City (316,2), Chelsea (303,4) e Arsenal (284,3). La Juventus è nona con 272,4 milioni di fatturato nella scorsa stagione. Il milan è Milan decimo (263,5) poi vengono Inter (quindicesima, 168,8), Roma (diciannovesima, 124,4), Napoli (ventiduesima, 116,4) e Lazio (ventottesima, 106,2).
Secondo gli esperti di calcio, cioè anche il vostro barista che assonnato vi serve il caffè il lunedì mattina, il calcio italiano non sa fare soldi. Che ricorda tanto che di soldi in Italia non se ne fanno ormai in nessun modo…
(21 dicembre 2014)
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