di Gaiaitalia.com
Dal 1° agosto 2014 il quotidiano l’Unità cesserà le pubblicazioni cartacea ed online. E’ il risultato dell’assemblea tenutasi il 29 luglio che ha preso lormai inevitabile decisione.
Il Comunicato del CDR è durissimo:
Fine della corsa. Dopo tre mesi di lotta, ci sono riusciti: hanno ucciso l’Unità. I lavoratori sono rimasti soli a difendere una testata storica. Gli azionisti non hanno trovato l’intesa su diverse ipotesi che avrebbero comunque salvato il giornale. Un fatto di gravità inaudita, che mette a rischio un’ottantina di posti di lavoro in un momento di grave crisi dell’editoria. I lavoratori agiranno in tutte le sedi per difendere i propri diritti. Al tempo stesso, con la rabbia e il dolore che oggi sentiamo, diciamo che questa storia non finisce qui. Avevamo chiesto senso di responsabilità e trasparenza a tutti i soggetti, imprenditoriali e politici. Abbiamo ricevuto irresponsabilità e opacità. Questo lo grideremo con tutta la nostra forza. Oggi è un giorno di lutto per la comunità dell’Unità, per i militanti delle feste, per i nostri lettori, per la democrazia. Noi continueremo a combattere guardandoci anche dal fuoco amico.
Anche il Comunicato della FNSI, firmato da Giovanni Rossi esprime la sua contrarietà per la decisione:
La notizia che non avremmo voluto ricevere è purtroppo arrivata: l’Unità dal primo agosto sospende le pubblicazioni e tutti i lavoratori – giornalisti, amministrativi e poligrafici – saranno posti in Cassa integrazione a zero ore. I collaboratori perderanno il lavoro. Una svolta drammatica, purtroppo temuta e quasi annunciata in questi mesi di continui rinvii e di rimpallo di responsabilità tra azienda e politica. Ora t utti gli sforzi debbono essere posti nello sforzo per tentare il ritorno in edicola e per salvaguardare i diritti dei lavoratori dipendenti, che da tre mesi non ricevono gli stipendi, e dei collaboratori. Il Sindacato nazionale dei giornalisti, assieme al le Associazioni regionali, esprime solidarietà a tutti i lavoratori del giornale e conferma che intende affiancare i colleghi de l’Unità nelle azioni che si renderanno nece ssarie per tutelarne i diritti.
Sono un’ottantina i giornalisti che finiranno in cassa integrazione a zero ore mentre i collaboratori del giornale rimarranno senza lavoro in un momento tremendo per l’editoria e l’economia tutta.
Con la chiusura de l’Unità si perde una voce. Un giornale in più in edicola è una voce in più che può levarsi per dire la sua. Siamo solidali, per poco che possa servire, con i colleghi de l’Unità.
(29 luglio 2014)
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