di Giovanna Di Rosa
Grillo ha gettato la maschera e si è dichiarato per quello che è: un populista di destra, incontrandosi con il leader dell’Ukip, il partito razzista, omofobo, anti-euro ed anti-Ue che si è affermato in Inghilterra alle recenti elezioni Europee come primo partito sull’onda dell’anti-europeismo radicato da sempre nei cittadii di Sua Maestà e che ha trovato, in Falange, il miglior alleato al momento giusto.
L’Ukip si è alleato con le frange più intolleranti d’Inghilterra, ha veicolato un messaggio anti-gay, omofobo, razzista, anti-immigrazione, e naturalmente anti-europeo in un momento in cui la crisi e le scarse risposte che sono arrivate da Bruxelles ad anni assai difficili hanno aperto la porta ad una intolleranza senza limiti.
Grillo, dopo le elezioni Europee dove il PD lo ha superato di 20 punti – ma non credetelo uno sprovveduto, ha sicuramente piazzato a Strasburgo le persone giuste per sostenere il suo progetto – si è incontrato con la destra più intollerante dell’UE ponendosi sullo stesso piano di partiti come Forza Nuova, il Front National francese, l’Ukip con il cui leader si è incontrato, la Lega Nord cui lo unisce il linguaggio da caserma.
Il progetto? Fare un gran casino in Europa.
Ora sappiamo con chiarezza che il M5S è un partito populista di estrema destra.
(29 maggio 2014)
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