Beppe Grillo c’è andato giù pesante con la Bindi. Ha detto, con il suo stile, quello che pensava dover dire. Bersani si è imbufalito e ha risposto che le dichiarazioni del leader del Movimento 5 Stelle, ”Sono il segno di un maschilismo e di una volgarità di cui pensavamo avesse dato miglior prova Berlusconi, ma evidentemente al peggio non c’è limite”. Esatto, Bersani.
Al peggio non c’è limite, e lei lo sa. Considerare ”maschiliste e volgari” le parole di grillo sulla Bindi e giustificare l’operato politico della Bindi non è solo politicamente volgare, è politicamente incivile. La Bindi, che poco o nulla ha fatto per migliorare la vita degli Italiani, è la portavoce della parte del PD che di fatto impedisce qualsiasi cambiamento o evoluzione della società verso una modernità che lasci da parte il pensiero medievale dei cattolici del partito di cui lei è segretario, proni alla volgare teocrazia di Ratzinger, a cui ormai, credono solo loro.
Cosa è più volgare, Bersani: una politica indecente, ipocrita, inflessibile sulle richiesta di una minoranza e flessibilissima su tutto ciò che fa comodo alla potentissima minoranza chiamata giustamente ”casta”, o le parole di Grillo? La volgarità del vostro operare politico, lontano dalla realtà, condito da manfrine e da superficiale savoir-faire, è ciò che ha dato vita a fenomeni come Berlusconi e il suo ideale erede, Beppe Grillo.
Cosí che taccia, Bersani, e faccia politica. O se ne vada. Con la Bindi e tutti gli altri.
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