La Donna che soffre tutte le sofferenze torna per dare lezioni di morale al PD sulle coppie gay, lei che di gay e lesbiche conosce tanto da poter dire chi sono, cosa sono, cosa fanno, perché lo fanno e come dovrebbero vivere. In una sortita dal sapore elettorale atta a rubare voti conservatori al PD Nostra Signora del Cilicio in forza all’UDC torna a dire la sua come se fosse importante.
”La riflessione su questi temi rivela ancora una grande ambiguita’ nel Pd. Ma se si guarda al documento di Bindi sapendo che è il massimo della moderazione che il Pd puo’ esprimere, emerge che nel momento in cui passa questa posizione subito si alzeranno in piedi Marino, Concia e altri per delegittimarla. Nel quadro attuale, il Pd guarda a sinistra…”, non è un genio della politica quello che parla, è una cattolica integralista che solo apre bocca dalle pagine dei giornali ”amici”, più integralisti di lei, e che commenta una delle tante inutili frasi di Rosy Bindi, ”Noi faremo per voi cittadini non il matrimonio gay ma qualche cosa che ci assomiglia”, che significa prenderla sul serio, questa povera donna che poco o nulla ha fatto per essere dove sta, quando sta dicendo ”Cari lesbiche e gay, mi sto preparando per mettervelo in quel posto un’altra volta”.
Binetti commenta, ma poteva stare zitta. Nel suo vuoto esercizio dialettico nulla apporta alla questione: suggerisce, ma non dice, condanna senza decirlo, dando esempio della mancanza di coraggio che caratterizza la politica dei partiti di ispirazione cattolica proni al potere del corrotto Vaticano. Per ció che ha detto Binetti non era necessaria Binetti, c’era già Bindi.
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