Non sono nulla, nemmeno faccio tanto per essere meno di nulla. Non ho responsabilità. E’ colpa loro. Di quelli che vengono da un’altro paese per rubarmi il posto e con le loro trappole, il loro vittimismo, riescono ad ottenere quello che io non posso.
Un posto al mercato, dove vendono senza pagare le tasse. Una donna, che non mi si avvicina nessuno. Perché loro possono dove io non posso. Perché stanno qui. Dove io non posso stare, dove non c’è posto per me che qui sono nato. Perché calpestano il mio cortile, le mie strade, si nutrono con il mio cibo… Bisogna pur fare qualcosa pur di liberarsi da questa gente. Da questi neri. Un giorno mi ringrazieranno. Bang. Bang. Bang.
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