di Gh.Gr.
Non cambia granché nelle intenzioni di voto anche se, almeno per questa settimana, si ravvisano movimenti interessanti: il calo di un decimale di FdI dopo settimane di crescita, la nuova crescita di tre decimali del PD e il sorpasso di Tajani su Salvini – nuovi Bibì e Bibò della politica – sono i fattori più interessanti.
Tra i movimenti altri si sottolinea il calo della Lega di due decimali, l’aumento dello 0,1 di Forza Italia, il decimale in più di AVS e gli altri partiti e partitini (compreso quello che sta al governo con l’1,1% nelle intenzioni di voto, mica voti reali) più o meno sulla stessa onda.
Clamorosamente forte, e ignorato da chi sembra non volersi rendere conto dell’enorme serbatoio di voti che rappresenta, quel 30% che dichiara di non andare a votare o di non sapere cosa votare. Una prateria al centro che nessuno, a parte Renzi e Silvia Salis, sembrano voler individuare.
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