di Daniele Santi
Voli verso l’estero strapieni di russi, prezzo centuplicati, assalto ai treni, file di chilometri alla frontiera con la Finlandia, manifestazioni in piazza di migliaia di persone tutte arrestate e, pare, spedite al fronte (perché in Russia manifestare è proibito, nel caso a qualcuno venga voglia di riflettere sul perché bisogna opporsi alle manganellate ai contestatori di Donna Meloni della Autarchie).
Basterebbero queste poche informazioni senza commento, e di fatto basteranno, per raccontare che i Russi non ne vogliono sapere di farsi ammazzare per i deliri di Putin e dei suoi oligarchi. Servirà a poco perché, proprio come dovrebbe imparare in questo paese chi si è abituato a votare per chi grida più forte, votare a cazzo poi porta risultati. E ciò che è successo in Russia dall’avvento di Putin in poi sta lì a dimostrarlo.
(22 settembre 2022)
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