di Marco Maria Freddi
Oggi, il 20 Dicembre di 15 anni fa, moriva PierGiorgio Welby. Addormentato in sedazione profonda, il Dott. Mario Riccio gli staccava il ventilatore automatico. La fine di una sofferenza durata troppi anni, una morte opportuna come Piergiorgio Welby la chiamava, un passaggio della vita, la morte, voluta in piena libertà e dignità.
Il materialismo religioso e giuridico non dà risposte, i partiti non danno risposte, la politica non risponde neppure alle sentenze della Corte Costituzionale in un corto circuito istituzionale che allontana i cittadini dalla cosa pubblica, così come non vengono date risposte dalle vellutate accademie etiche, dai tanti interventi di questi ultimi vent’anni. L’unica risposta all’unica domanda cui tutto deriva non c’è, non c’è mai stata: al netto dei tecnicismi, dei fini giuristi ed accademici, alla fine, alla fine del più rigoroso percorso medico il malato ha il diritto di scegliere, scegliere o meno una morte dignitosa senza sofferenza?
Ed è per questo che l’associazione dove milito, l’Associazione Luca Coscioni, continuerà il suo impegno politico, continuerà come ha fatto negli ultimi vent’anni rivendicando la libertà di scelta individuale, la responsabilità di essere liberi fino alla fine.
(20 dicembre 2021)
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