di P.M.M., #Politica
Colpevoli di avere criticato i metodi leghisti, due esponenti leghisti sono stati espulsi dai leghisti della Lega di Salvini: protagonisti della trista storia di epurazione leghista gli esponenti del partito avvocato Giancarlo Cerrelli e la consigliera comunale Marisa Luana Cavallo. La loro colpa? Avere fatto avere alla stampa una lettera aperta indirizzata a Matteo Salvini nella quale i due esponenti criticavano il lavoro del neo commissario provinciale Cataldo Calabretta.
I fatti leghisti avvengono a Crotone nella Calabria governata dal facente funzioni Spirlì (foto) e sono testimoni di una maniera assai peculiare di intendere la critica politica esercitata attraverso legittimi metodi di coinvolgimento dei media e della cittadinanza, con una lettera aperta (venticinque firme) inviata alla stampa,
Il provvedimento di espulsione porta la doppia firma del commissario regionale Giacomo Francesco Saccomanno e del commissario provinciale Cataldo Calabretta, ai quali non dev’essere andata giù la critica contenuta nella lettera aperta firmata da 25 persone (lettera che potete leggere al link del quotidiano www.crotone24news.it/) che dipinge un “partito allo sbando“.
Alla base dell’espulsione “la lettera aperta inviata a Matteo Salvini e trasmessa a tutti i social della Calabria” secondo i commissari “epilogo di una condotta oltremodo lesiva del partito, irriguardosa e comunque contenente considerazioni non corrispondenti agli effettivi accadimenti”. Evidentemente nella Lega di Salvini dissenso e diritto di critica sono considerati comportamenti irriguardosi. E se la Lega è commissariata dev’essere per le cattiverie della gente.
(1 giugno 2021)
©gaiaitalia.com 2021 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)