Non abbia mai pensato che Tajani sia uno che capisce alla prima e certamente nemmeno Piersilvio Primo già da Silvio, si azzarda ad arrivare a tanto; è certamente bizzarro che il presidente di Forza Italia appena prepensionato abbia deciso immediatamente dopo il diktat del primo azionista del partito, di tenere una conferenza stampa con Letizia Moratti (75 anni) e Paolo Barelli (71 anni) in quello che forse Tajani ha scambiato per un inno alla gioventù, utile ad evitare i giovanilismi alla Leoni che è quel ventenne che gliele ha cantate chiare e che la gerontocrazia del partito ha subito zittito.
Ecco così portate alla luce tutte le ragioni per cui Piersilvio e la Marina hanno invitato ripetutamente il ministro degli Esteri a togliere la sede politica di Forza Italia dal geriatrico e farne un partito moderno, ringiovanito, attento ai diritti (e continuano a battere su quel tasto, mentre Tajani continua a battere sulla non esistenza) allargando ultimamente lo spettro della necessità di ringiovanimento estendendo l’invito a Gasparri.
Del resto che le cose dentro Forza Italia non vadano benissimo con praterie di elettori di centro orfani di una forza politica credibile e che a votare non ci vanno più, lo testimonia l’ultima trista apparizione del giovanilista per rissa verbale, più che per vocazione. Una starlette nota come Fedez al quale ultimamente non riesce nemmeno più di essere nel posto giusto al momento giusto, che era il suo effettivo talento.
Così, per rispondere politicamente a Piersilvio il buon Tajani insieme a Paolo Barelli e Letizia Moratti, presenta il programma del partito sulla sanità: in bella mostra uno slogan che appare persino patetico date le circostanza: “Una forza rassicurante”.
Scrivere m’hanno dato un buon consiglio, ma nemmeno l’ho sentito faceva brutto, così brutto che quando a un giornalista è venuta l’ottima idea di dire: “Avrei una domanda sul futuro di Forza Italia” Tajani lo zittisce al grido di “Siamo qui per parlare della sanità (….) significa guardare avanti, guardare al futuro” alzandosi e andandosene subito dopo.
Parlava, evidentemente, del futuro del geriatrico dal quale non esce uscito e non del futuro che lentamente, con improvvisa accelerazione, la famiglia Berlusconi, azionista di maggioranza di Forza Italia, gli sta chiedendo. Il mal di poltrona gli farà veleno.
(12 luglio 2025)
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