di Giovanna Di Rosa
Fa ridere la frase lepeniana “hanno sganciato una bomba nucleare” e via accuse su accuse ai giudici che hanno deciso per la sua ineleggibilità per distrazione di fondi europei sulla base di una legge votata anche da Le Pen che voleva si praticasse la tolleranza zero – agli altri. Come è facile comprendere tra i sovranisti antieuropei all’odore di putinismo non piacciono le Leggi, a meno che ad applicarle non siano loro come gli pare e piace. Così come gli pare e piace raccontare una versione differente degli accadimenti politici, come quello sulle amministrative del 2024.
Bastino i commenti: dal possibile (ma falso) post di Orbán “Je suis Le Pen” o “Je suis marine” a seconda di quale delle due versioni (entrambe false) vogliate scegliere; a Putin che spudoratamente dà lezioni di democrazia dopo che si è liberato sia della Legge che della sua applicazione creando un regime tra giornalisti sparati e oppositori ammazzati; alle dichiarazione ambigue e finte, che ignorano il sistema giudiziario francese, che vanno da Salvini a Meloni passando per un Tajani sempre più in imbarazzo a stare dove sta; quindi le dimenticanze a placche, nuova forma alzheimeriana dell‘oggi ve la racconto io: in Francia sono andati sotto processo, e hanno pagato o no a seconda dei casi, da Bayrou a Sarkozy a Chirac e via andare. Nessuno dei nostri politici di governo ne ha fatto menzione.
Le Pen, come tutti i forcaioli, voleva la ghigliottina nel 2016 per tutti gli altri e strilla come un’oca selvaggia (è una similitudine, non un’offesa) oggi che sotto torchio c’è lei.
Del resto non si vorrebbe una Le Pen colpevole a tutti i costi, si vorrebbe andare oltre una destra sovranista sempre più destra illiberale e sempre meno sovranista che non si mettesse contro la Legge quando la Legge evita ai suoi esponenti di non fare quello che cazzo vogliono. Sarebbe la più grande forma di rispetto per il popolo di questi che hanno sempre la bocca piena di popolo e si occupano, invece, troppo di loro stessi.
P.S. Non è vero che le amministrative le sono state rubate, come ha detto Le Pen nell’ennesima conferenza stampa da ieri. Le amministrative del 2024 le ha perse (così come ha perso le presidenziali). Sonoramente. In alto il titolo di Le Monde (che non è un incendiario quotidiano comunista) nell’immediato post elezioni.
(1 aprile 2025)
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