Abbassare l’Iva sulle ostriche per contrastare il prezzo e mettere più utenti possibili nella condizione di poter acquistare questo prodotto che non deve essere di lusso, ma è un prodotto sano, imprescindibile, perché chiunque muore dalla voglia di avere ostriche in tavola: semplici da preparare e da mangiare e soprattutto prodotto di consumo quotidiano.
Naturalmente, al nuova proposta alla qualunque dell’indimenticabile Lollobrigida è all’insegna del famoso detto “i poveri mangiano meglio dei ricchi” dunque i ricchi hanno bisogno di tutela. Ecco dunque la scelta di abbassare l’Iva su una roba viscidina, che si mangia pure tra le altre cose, che tutte e tutti voi avete sempre voluto trovare sulle vostre tavole e anzi ne vorreste mangiare a chili.
Ma la sorpresa sta nel fatto che nel proporre l’intervento Lollobrigida pensa a categorie “che sono per noi strategiche e importanti”, (per via del fatto che ne possono ricevere i voti?), i pescatori e gli acquacultori. L’aulente proposta arriva così in un’occasione che tutti i poveri hanno potuto sperimentare; ci riferiamo alla degustazione di ostriche al Senato – non in una qualsiasi mensa della Caritas – promossa dal senatore di FdI Alberto Balboni e chiusa dal nuovo capolavoro dialettico del ministro che tutto il mondo ci invidia: “In questo modo si salveranno i pescatori messi in ginocchio dal granchio blu”. Con gli eventi a base di ostriche al Senato?
Lollobrigida ha poi detto ai giornalisti, sempre in Senato, di essere presente all’evento “per salutare i pescatori, in particolare quelli di Goro” perché lui per salutare quelli di Goro va alle degustazioni di ostriche organizzate da FdI in Senato. Unico.
(6 marzo 2025)
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