di P.M.M.
Non gli sono bastate le figuracce nell’immediato post-cerimonia di apertura con i loro commenti fuori luogo su presunte posizioni anti-radici cristiane, no. Loro vogliono di pù. E quando vogliono di più non hanno rivali, non badano a spese, né a quello che fanno. basta che aprano bocca e dicano la qualunque in onore al loro qualunq-uismo eletto a filosofia.
Così tocca saltarli a piedi di pari, questi qua, e parlare di sport nonostante loro. Di nuoto nel caso specifico, che è l’acuto tra i tanti acuti degli ultimi anni che è più acuto di tutti. Campionissimi, in queste prime giornate: la 4×100 maschile al bronzo e le ragazze ottave (per la prima volta nella storia in una finale olimpica); Martinenghi primo oro nei 100 rana che abbia vinto una medaglia anche nell’Olimpiade precedente; Ceccon che è una miracolo che nuota, che arriva all’oro dei 100 dorso e Benedetta Pilato così tenera nel suo mischiare le sue lacrime di delusione a uelle di felicità perché voleva il podio, ma sapeva anche (e lo aveva detto) che rispetto a Tokyo 2020 lei avrebbe comunque trionfato: perché a Tokyo lei non aveva potuto gareggiare. Uno troppo biondo, l’altro troppo freddo, l’altra troppo Benny. Non è una gran brutta malattia l’invidia cronica? Che si curino.
Poi succede che c’è anche lo sport quello vero, quello degli atleti che sono ancora in gara, non quello degli ex che ora fanno altro pensando di farlo bene e vivono del passato glorioso (ignari del futuro disperato), quello sport che dice: occhio! Perché la staffetta mista maschile, ad esempio, avrà nelle prime due frazioni i campioni olimpici di dorso e rana. Importerà poco, ma importa. E magari un Frigo che ha nuotato in 47″06 nella staffetta precedente, e chissà chi nella frazione a farfalla. Insomma una grande staffetta.
Poi ci sono cose da nulla come i Paltrinieri, le Quadarella (con una Ledecky in modalità scivoloni), i 50 rana femminili con quella Benny Pilato là che a 19 anni ha già vinto più di quelli che a 35 anni, con due medagliuccie al collo pontificano dall’alto. Insomma anche questo sport meraviglioso e questa spedizione olimpica coi fiocchi vogliono affondare dall’alto delle loro cattiverie questi che si sentono classe dirigente senza sapere nemmeno cosa voglia dire e straparlano di pensiero unico mentre non sanno nemmeno se staranno ancora dove stanno al momento di tagliare il panettone.
(30 luglio 2024)
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