La Senna è sporca (ma il Triathlon ci nuota) e la notizia oggi è di moda, quando Paltrinieri ha lanciato l’allarme mesi fa, avevano tutti la puzza sotto il naso; il cibo per gli atleti è scarso, ma anche qua verifiche non ne abbiamo; dormono male e scappano dal villaggio olimpico; e l’organizzazione è pessima. Di pessimo noi stiamo leggendo molti articoli, scritti male e con riferimenti sbagliati, e ascoltando molti commenti di ex-sportivi inaciditi che farebbero bene a stare zitti, con qualche inserimento di gender che non fa mai male…
Il sentimento anti-francese deve però pulsare forte nelle italiche vene perché i quotidiani che vanno per la maggiore, pur precipitando nelle vendite, continuano a picchiare duro: e la Francia qui e la Francia là, e i francesi qui e i francesi là (che le palle ancora gli girano cit.), e il sentimento anti-cristiano – anti-cristiani i francesi? ma li amavano tanto che volevano stare ad Avignone, quelli là – più le accuse di blasfemia con le quali la destra estrema americana irrora l’informazione di inesistenti eserciti di fedeli inginocchiati per salvare la nazione, e il mondo, e la Francia da quell’eretico di Macron. Naturalmente contro Putin nemmeno una barzelletta.
Prima di tutto questo, quell’accusa di cultura tutta leghista contro un tableau vivent così colto e così pieno di riferimenti storico-artistici che l’unica possibilità era parlarne a cazzo, e anche in questo sono riusciti benissimo. Perché quanto a spararle grosse non hanno rivali, è quando governano che arrancano. E i giornali tutti così impegnati a parlar male della Francia, riescono persino a dimenticarselo che finite le ferie saranno guai seri: per maggioranza, opposizione, ma soprattutto per gli italiani. Intanto godetevi il pettegolezzo e il dito nell’occhio altrui.
(31 luglio 2024)
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