di Giancarlo Grassi
E’ sempre più difficile capire se mancano di senno o di senso del ridicolo, sta di fatto che dal governo Meloni, per bocca del ministro Piantedosi continuano ad arrivare dichiarazioni che fanno accapponare la pelle. E poco importa che l’apertura sia “Pronti a rivedere la cauzione da 5mila euro per chi chiede asilo”, perché poi ci si copre di ridicolo con quella seguente: “Si può prevedere una gradazione dell’importo, valutando caso per caso”.
Tanto per fare un esempio facile facile, in Tunisia 5000 € si guadagnano in 28 mesi di lavoro. E francamente parlando di “prevedere una gradazione dell’importo, valutando caso per caso”, pare essere coniato per un inno al turismo quando invece si parla di gente che crepa in mare e quando viene salvata viene spedita nei porti più a Nord possibilmente in città governate dal centrosinistra, che si prendano un po’ di responsabilità questi comunisti.
Naturalmente Piantedosi, per mettersi al riparo da possibili contestazione e dimenticandosi di dire che all’UE il piano in Albania non piace per niente e ha detto “no alla procedura d’urgenza” – e guarda guarda Meloni viaggia in Egitto per portare a casa un altro piano anti-migranti con un altro dittatore che non ha dato nemmeno una risposta sull’omicidio brutale di un italiano, tale Giulio Regeni, per chi ha poca memoria – e ha ricordato, riporta La Stampa, che il governo sta lavorando e che intende mettere in campo per fermare l’emergenza a “un progetto innovativo, che è ancora sulla carta, stiamo vedendo con Palazzo Chigi e i colleghi ministri, di praticare anche una innovativa creazione di corridoi d’ingresso per lavoro, dedicati a Paesi che possono essere oggetto di negoziato, di accordi finalizzati alla creazione di corridoi d’ingresso per lavoro”.
Non sanno cosa fare. Non sanno come raccontare che non sanno cosa fare. E non sanno nemmeno arrampicarsi sugli specchi.
(15 marzo 2024)
©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)