Giorgia Meloni di viaggio a Kiev per il G7 – presidenza di turno italiana – per allontanarsi non solo fisicamente da Salvini, nel senso di marcare una distanza, ha dichiarato al suo arrivo in Ucraina: “Questa terra è un pezzo della nostra casa e noi faremo la nostra parte per difenderla”, lo scrive Il Sole 24 Ore. “Questo posto” ha continuato la premier “è simbolo di fallimento di Mosca e dell’orgoglio dell’Ucraina, ci ricorda che c’è qualcosa di più forte di missili e guerra: è l’amore per la terra e la libertà”.
La dichiarazione – il suggerimento sarebbe che Meloni cominciasse a difendere l’Ucraina sul serio guardando dentro il suo governo, non che abbia bisogno dei nostri consigli – subito dopo il suo arrivo all’aeroporto Antonov, alla cerimonia in onore dei soldati ucraini protagonisti della battaglia di Hostomel, alla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e degli altri leader internazionali (qui il testo dell’intervento).
Meloni ha poi avvertito di stare attenti a non essere vittime di una certa propaganda, acuta annotazione verbale che dubitiamo ritenesse di dover girare anche a chi è costretto, suo malgrado, a pagare con il canone i notiziari monocolore della Rai.

(24 febbraio 2024)
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