La prevenzione ginecologica deve essere presa in considerazione da ogni donna, a prescindere dall’età. Concretizzarla vuol dire eseguire gli esami giusti al momento giusto, ma anche fare attenzione all’igiene intima.
Come gestirla? Ricordando innanzitutto che i genitali esterni andrebbero lavati solamente due volte al giorno, evitando le lavande vaginali a meno che non siano state espressamente raccomandate dal ginecologo di fiducia.
Altro accorgimento importante: passare la mano partendo dalla vulva e arrivando all’ano. Così facendo, si evita che i batteri fecali entrino nella vagina, evenienza che rappresenta una delle principali cause di insorgenza di infezioni.
L’igiene intima perfetta prevede, dopo la detersione, l‘asciugatura della zona lavata, che va fatta tamponando con delicatezza. Se, in generale, gli asciugamani devono essere igienizzati senza lasciare nulla al caso, questa regola vale ancora di più quando si parla di igiene intima: devono essere rigorosamente personali e lavati a 60°.
Fino ad ora, non abbiamo parlato del detergente vero e proprio. Il principale criterio di scelta deve essere la specificità. Non importa che si parli di prodotti per l’igiene intima comprati online – su farmacie autorizzate come Farma27 è possibile trovare ampie sezioni dedicate – o di acquisti in altri contesti: quello che conta è che, per l’igiene intima femminile, non si impieghino bagnoschiuma o saponi.
Questi prodotti, infatti, sono caratterizzati da un pH non adeguato alla zona genitale. Il pH è un altro criterio importantissimo per far sì che l’igiene intima sia una vera arma di prevenzione ginecologica nel corso del tempo. In età fertile va scelto orientandosi verso l’acidità e alzando leggermente i valori medi, che si aggirano fra il 3,5 e il 4,5, in gravidanza.
Il detergente intimo perfetto nel periodo della prepubertà e della menopausa è invece caratterizzato da un pH che va da 5 e 7,5 circa. Gli stessi valori devono essere presi come punto di riferimento pure in caso di problematiche come bruciori o prurito.
Un consiglio che esula dall’igiene vera e propria ma che è basilare per la protezione della vulva dagli attacchi di agenti esterni patogeni: la depilazione deve essere gestita con sicurezza, avendo cura di non procurarsi tagli e microabrasioni.
Nelle righe precedenti abbiamo nominato il ginecologo, professionista al quale rivolgersi almeno una volta all’anno a partire già dal periodo prepuberale e con il quale non aver timore di confrontarsi parlando anche di fastidi apparentemente minimi come un prurito che va avanti da qualche giorno. Può consigliare l’esecuzione di esami come il tampone vaginale e, in alcuni casi, raccomandare pure il ricorso a detergenti intimi specifici.
(9 novembre 2023)
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