di Redazione
Quella dello chef potrebbe essere la professione del futuro? La risposta è “sì”, almeno secondo gli analisti dell’US Bureau of Labour Statistics, l’ufficio statunitense di statistica del lavoro che si occupa di raccogliere ed elaborare i dati relativi al mercato del lavoro a stelle e strisce. I ricercatori sostengono infatti che, da qui a cinque anni, i cuochi saranno indubbiamente tra i professionisti più ricercati al mondo.
In Italia, chi vuole trovare lavoro come cuoco online può iniziare a consultare gli annunci pubblicati su camerieri.it, la filiale digitale di Jobtech interamente dedicata al settore dell’hospitality e della ristorazione. Qui si possono infatti trovare numerose opportunità professionali presso ristoranti, pizzerie, pub e altri locali, che possono essere filtrate per area geografica e che variano in base all’esperienza e alle competenze dei candidati.
Generalmente, il processo di reclutamento dei cuochi è più lungo e complesso a mano a mano che si sale di categoria. Essere scelti per guidare la brigata di cucina di un ristorante stellato, ad esempio, non è mai facile, considerati gli alti standard qualitativi richiesti. Chi supera la dura selezione può però beneficiare, al di là della grande soddisfazione personale e professionale, dello stipendio medio più alto nell’ambito del settore. Nel nostro Paese, la paga media di uno chef si aggira tra i 3mila e i 6mila euro al mese.
Un cuoco apprendista alle prime armi percepisce invece uno stipendio medio mensile di circa 900 euro. Una volta acquisita la necessaria esperienza la retribuzione media aumenta fino a 1.200 euro netti al mese. Via via che si sale di livello e che si acquisiscono competenze e anni di esperienza si può infine arrivare a guadagnare cifre che vanno dai 2mila ai 4mila euro al mese.
Chef e cuochi vengono infatti retribuiti proporzionalmente alle mansioni che sono tenuti a svolgere, alle loro abilità, alla tipologia del ristorante e al luogo in cui lavorano. Gli stipendi tendono a essere più alti nelle grandi città rispetto ai piccoli centri di provincia, oltre che nelle località di mare, montagna e in quelle a forte vocazione turistica. Il bello della professione è che, pur partendo dal basso, le opportunità di crescita e di carriera non mancano davvero, specialmente se la motivazione è alta.
(28 aprile 2023)
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