di Paolo M. Minciotti
La Russa, seconda carica dello Stato per meloniana volontà, ci ricasca: “Nella Costituzione Italiana non c’è alcun riferimento all’antifascismo”. E in effetti, tecnicamente, non gli si può dare torto. L’Art. XII delle Disposizioni Transitorie e Finali recita infatti:
“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
In deroga all’articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall’entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista”.
In Costituzione non c’è nemmeno traccia di disposizioni riguardanti esponenti politici con importanti responsabilità istituzionali che tengano in casa, vantandosene, busti di Mussolini e perculino con discutibile dialettica, e ancor più discutibile atteggiamento, l’antifascismo sul quale si basa la nascita della Costituzione Italiana dopo i disastri del nazi-fascismo e dei deliri del Ventennio. E’ l’introduzione al 25 aprile che vorrebbero pacificatore. E citano Violante.
(21 aprile 2023)
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