di Paolo M. Minciotti
“Ospite da Lucia Annunziata, la ministra Roccella afferma che tutti i problemi sono risolvibili con l’adozione in casi particolari: nulla di più falso, come dimostrano i lunghi e costosi procedimenti giudiziari, che costringono per anni i genitori delle famiglie omosessuali a umilianti percorsi di verifica in ambito sociale, psicologico e legale. Non solo: poco dopo Roccella dice che l’adozione è sempre una ‘riduzione del danno’, sostenendo in sostanza che le famiglie omogenitoriali siano una stortura”.
Lo scrive in una nota stampa Rosario Coco, Presidente di Gaynet.
“Un genitore omosessuale può essere singolarmente un buon genitore, dice Roccella, non si capisce allora perché una coppia omosessuale metterebbe in crisi il modello antroprologico così caro a Roccella, come se più modelli di famiglia non possano coesistere in una società. Poi dice che nei contratti della GPA si esclude la madre biologica a prescindere, cosa non vera, perché esistono migliaia di testimonianze che di legami mantenuti in tal senso. Il massimo dell’ipocrisia arriva quando Roccella decanta gli orrori dello sfruttamento dovuto alla maternità surrogata, omettendo di dire che nel 95% dei casi si tratta di una tecnica che utilizzano le coppie eterosessuali, che esistono modelli legislativi di maternità solidaristica (Canada e UK) e che senza alcuna forma di legalizzazione non si fa altro che perpetrare lo sfruttamento nei Paesi poveri. Non si tratta di essere a favore del mercato, come dice strumentalmente la Ministra, ma, al contrario di regolamentarlo. Chi pensa alla chimera del reato universale è responsabile dello sfruttamento delle donne”.
(19 marzo 2023)
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