di Redazione Cronaca
Guerriglia urbana in onore di Alfredo Cospito che continua con la sua sfida allo stato secondo i racconti che ci vengono quotidianamente forniti o quotidianamente taciuti, a seconda della convenienza politica del momento. Le cronache della manifestazione anarchica di Torino del 4 marzo, altresì corteo di solidarietà con il suo sciopero della fame, ha lasciato feriti, danni, vandalismi, vetrine distrutte insieme a quante più auto possibili, cassonetti incendiati e via anarchiceggiando in onore alla scelta di Cospito, in sciopero della fame da oltre 130 giorni per protestare contro il regime carcerario del 41 bis a cui è sottoposto.
Scritte ovunque: “Cospito libero”; “Morte al ricco”; “Nordio boia”. Dal 1968 leggiamo questi slogan, cambiano gli insultati, mai gli insultandi.
Due gli agenti feriti, cinque persone fermate e una grande lavoro futuro per la Digos per dirimire gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine sotto le bandiere della pace, perché la coerenza prima di tutto. In tutto, per ora, trentaquattro le persone portate in questura e denunciate. emessi undici fogli di via su 160 persone identificate. Anarchici da tutta Italia e anche dall’estero. Non si vede all’orizzonte un futuro glorioso, per così dire.
(5 marzo 2023)
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