di Daniele Santi
Scontri con la Polizia che si era schierata a difesa del Palazzo, mentre centinaia di fedeli a Bolsonaro hanno tentato di assaltare il parlamento. I disordini sono scoppiati quando i supporter dell’ex presidente sconfitto da elezioni regolari, proprio come Donald Trump negli Usa, hanno tentato di entrare in un’area del Parlamento. dalla Florida, dove si trova in esilio volontario, Bolsonaro ha dichiarato che lui non c’entra niente con i disordini e che semplicemente “Sono sfuggiti di mano”. Sfuggiti di mano a chi?
I manifestanti hanno devastato il Senato, distruggendo tutto quello che gli è stato possibile distruggere. Quattrocento gli arresti dopo l’assalto al palazzo del Planalto mentre la Polizia ha ripreso il controllo della sede della presidenza, dopo la sede del Tribunale supremo federale. Secondo alcuni media internazionali l’esercito avrebbe impedito, in un primo tempo, l’intervento della Polizia per disperdere i manifestanti.
Ormai da settimane i sostenitori di Bolsonaro manifestano, occupano strade, invocano l’intervento delle forze dell’ordine contro l’elezione di Lula, occupano strade e invocano l’esercito in nome di un loro credo personale, legato alla sconfitta di Bolsonaro.
E’ stato rimosso d’autorità il governatore di Brasilia. C’è il sospetto che le azioni violente di contrasto a Lula possano continuare.

(8 gennaio 2023)
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