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HomeGoverno MeloniHabemus Melonis Imperium

Habemus Melonis Imperium

di Daniele Santi

E’ nato il governo di cui Matteo Salvini con un tweet nega già il nome: nel gioire per la formazione dell’esecutivo con il solito post inneggiante a se stesso il nuovo vicepremier e ministro delle Infrastrutture [sic] non parla della Presidente del Consiglio Meloni.

Non è solo uno sgarbo istituzionale. Di seguito, intanto, la lista dei ministro del primo Governo Meloni; una lista che sembra arrivare da trent’anni fa: sette donne, 19 uomini, età media 60anni. Per capire dove andranno a parare.

  • Infrastrutture (vicepremier): Matteo Salvini
  • Esteri (vicepremier): Antonio Tajani
  • Economia: Giancarlo Giorgetti
  • Difesa: Guido Crosetto
  • Interno: Matteo Piantedosi
  • Giustizia:  Carlo Nordio
  • Imprese e Made In Italy (ex Sviluppo Economico): Adolfo Urso
  • Ambiente e Sicurezza Energetica: Gilberto Pichetto Fratin
  • Pubblica Amministrazione: Paolo Zangrillo
  • Agricoltura e Sovranità Alimentare: Francesco Lollobrigida
  • Riforme: Elisabetta Casellati
  • Affari Regionali e Autonomie: Roberto Calderoli
  • Rapporti con il Parlamento: Luca Ciriani
  • Università e Ricerca: Anna Maria Bernini
  • Lavoro e Politiche Sociali:  Marina Calderone
  • Beni Culturali:  Gennaro Sangiuliano
  • Famiglia, Natalità e Pari Opportunità: Eugenia Roccella
  • Disabilità:  Alessandra Locatelli
  • Sport e Politiche Giovanili:  Andrea Abodi
  • Salute: Orazio Schillaci
  • Istruzione e Merito: Giuseppe Valditara
  • Turismo: Daniela Santanchè
  • Affari Europei e Pnrr:  Raffaele Fitto
  • Mare e Mezzogiorno: Nello Musumeci
  • Sottosegretario alla presidenza del Consiglio: Alfredo Mantovano

Ed ecco la lista dei Ministri suddivisi per colore politico: Ciriani, Musumeci, Fitto, Roccella, Nordio, Crosetto, Urso, Lollobrigida, Santanchè (FdI); Pichetto Fratin, Casellati, Tajani, Zangrillo, Bernini (FI); Calderoli, Locatelli, Giorgetti, Salvini, Valditara (Lega di Salvini); poi cinque tecnici: Abodi, Piantedosi, Calderone, Sangiuliano, Schillaci. Nessun ministro a  Noi moderati, perché qualcuno andava pur sacrificato.

 

 

(21 ottobre 2022)

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