di Daniele Santi
Non potendo certo essere da meno della sua sorella coltella d’Italia ecco Matteo Salvini inventarsi l’economia spiegata al bigliardino per colpire il reddito di cittadinanza – quello che ha votato lui quando era al governo con il M5S – e lancia alla trasmissione Agorà una nuova proposta indimenticabile riportata dall’Adnkronos condita da numerosi slogan che nel linguaggio salviniano non posso mai mancare.
“La proposta di quota 41 costa per il 2023 secondo le stime della Cgil, quindi non mie, 1 miliardo e 300milioni. Se consideriamo che solo il reddito di cittadinanza ne costa 9, sistemando il reddito di cittadinanza e togliendolo ai furbetti che ne stanno approfittando, ce ne paghi due di quota 41. Quindi diritto alla pensione, diritto al lavoro per i giovani, diritto al reddito di cittadinanza per chi non può lavorare ma se rifiuti offerte di lavoro non puoi continuare a percepire denaro pubblico”.
Diritti per tutti, ma come realizzarli nella pratica questi diritti non lo dice. Perché non sa nemmeno da che parte cominciare. Né lui né i suoi compari. Nel frattempo la poltrona di segretario è sempre più traballante.
(12 settembre 2022)
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