Di Maio, la critica politica e Conte: “Ci ha offeso”. O del peculiare rapporto del grillino con l’ego…

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di Giovanna Di Rosa

Giuseppe Conte ha approfittato della platea offerta da Repubblica in occasione della “Repubblica delle Idee” per cercare di saldare il conto con Di Maio dopo le considerazioni tutte politiche di quest’ultimo che recitavano, riassumendo, “Non possiamo stare al governo e attaccarlo”, usando l’argomento del sentirsi offesi. Che è una menata tutta italiana, diciamocelo.

Nel frattempo altri esponenti di nessuna consistenza politica, interni al M5S alla canna del gas come l’ex sodale di gialloverdismo Salvini, non potendo (o non volendo) entrare nel merito di ciò che Di Maio aveva affermato, preferivano concentrarsi sui modi sbagliati del discorso del ministro degli Esteri – che problema le cattive maniere di oggi, come se la selvaggeria grillina non avesse dato esempio dal 2013 fino a poche settimane fa di usare le parole come clave con una cattiveria sconosciuta alla politica italiana fino al loro inutile avvento.

Non nutro grandi simpatie politiche per Di Maio, né per Conte, né per il M5S, ma avendo ascoltato come tutte e tutti voi le dichiarazioni del ministro degli Esteri non ho riscontrato particolare accanimento, né toni particolarmente forti e nemmeno offese personali: se è sbagliato dire “Non possiamo stare al governo e attaccarlo”, se è sbagliato riferirsi alla figuraccia del Papeete, che ha coinvolto indirettamente anche il M5S, se è sbagliato dire ciò che politicamente si pensa delle dinamiche interne di un partito, dov’è finita la democrazia di cui biascicava il M5S? Se ad una critica politica Conte risponde con il suo “Di Maio ha offeso tutti noi” lanciato alla “Repubblica delle Idee” allora il problema politico esiste e si chiama Conte. Perché inneggiare alla pace e al “No” all’invio di armi all’Ucraina dopo avere votato il “Sì” unanime – cioè insieme a tutto il parlamento – con addirittura una data di scadenza significa continuare nell’antico adagio del cambiare idea su tutto e ogni cinque minuti che è stata la vera mannaia che ha tagliato la testa all’elettorato del M5S.

Se la dirigenza attuale del M5S non vede che Di Maio ha sollevato un problema che esiste ed è grosso come una casa nascondendosi dietro un politicamente inconsistente “Ci ha offesi”, se una frase come “Bisogna prendersi le proprie responsabilità” fa saltare i nervi, allora è giusto che il M5S si vaporizzi e che coloro i quali, tra gli ectoplasmi grillini, abbia sviluppato le capacità faccia nascere una nuova, e si spera sensata, forza politica.

 

(17 giugno 2022)

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