di Daniele Santi
Dal momento che la granitica ed incrollabile unità delle destre non è nemmeno più un mito, dovendo in qualche modo tendere una mano a Salvini vittima della sua strategia suicida – nemmeno in Polonia le destre estreme lo vogliono tra i loro – e dovendo comunque arginare il debordare della bruttissima destra a firma Meloni e Fdi che si prepara a lanciarsi alla conquista [sic] del Nord per sostituirsi alla Lega, ecco la nuova santa alleanza tra Berlusconi e Salvini.
Non stupisce: Berlusconi si è infatti specializzato in finti matrimoni, matrimoni che non sono matrimoni, e la nuova unione politica tra il Re di Arcore e il Salvini decaduto è l’ennesima propaganda alla propaganda da propagandare: fingiamo di metterci insieme, e la raccontiamo bene [sic], fingendo di arginare Meloni al Nord, ci prendiamo i voti moderati di coloro che non la voterebbero mai, e poi nel post elezioni ci rimettiamo insieme. Il calcolo è giusto. Tocca vedere, visti i trascorsi alle amministrative, quali risultati otterrà perché all’essere centrista di Berlusconi ormai ci crede nemmeno più lui, ci crede solo Tajani; la segreteria di Salvini puzza di bruciato più di un arrosto andato in fumo e Meloni non è stata in grado nemmeno di vincere a Roma – dove non è nemmeno il primo partito e doveva trionfare – figurarsi se non si lascia travolgere dall’orgasmo da sondaggio come ha fatto il suo fratello-coltello leghista.
Così ecco la nuova operazione politica di plastica del partito di plastica con Berlusconi che pur di non farsi sfuggire una parola sulla sua amicizia con Vladimir Putin è persino disposto a diventare la bombola d’ossigeno di un Salvini sempre più vicino all’asfissìa. Davvero una politica che guarda al benessere dell’Italia e del popolo [sic]. C’è da fidarsi.
(21 marzo 2022)
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