di Giancarlo Grassi
Quattocentoquarantuno schede bianche erano quelle di ieri (27 gennaio, ndr) quando Salvini e Meloni hanno disertato la votazione, 382 quelli messi insieme da Casellati oggi: politicamente è un massacro. I franchi tiratori sono 59, ergo le destre non seguono Salvini che vuole andare avanti contro tutto e tutti. Meloni al seguito. E la tristissima telenovela continua.
La presidente del Senato è fuori dai giochi, a meno che i geniali leader delle destre non decidano per un altro sacrifico, ed è addirittura sotto la soglia psicologica dei quattrocento voti, che a quorum ulteriormente abbassato, avrebbero potuto far ben sperare. Salvini ora che farà? Farà finta di tendere la mano al centrosinistra e poi continuerà a fare quello che vuoi sentendosi il predestinato. Sanificazione dell’aula e via alle danze un’altra volta.
Da Italia Viva Rosato fa sapere che “serve un candidato condiviso perché i franchi tiratori nella destra sono molti di più di quanti sembrino” mentre qualcuno della nuova Destra (ce n’è sempre una nuova dietro l’angolo) azzarda un “Il centrodestra non c’è più“. Toti: “Sedersi a un tavolo e parlare tutti insieme”.
(28 gennaio 2022)
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