di Giovanna Di Rosa, #Politica
Quattro colpi bene assestati e Giuseppe Conte mette all’angolo Grillo dicendogli che la responsabilità del fallimento del M5S così come lo conosciamo o della sua sopravvivenza è ora interamente sua. Lo dice con una frase di grande semplicità e insieme profonda perfidia: “Decida che genitore vuole essere per la sua creatura”.
Nei minuti precedenti Conte aveva snocciolato tutte le tappe che hanno portato allo scontro in atto e all’improvvida ed innecessaria uscita da Grillo Furioso dei giorni scorsi: “Sono il Garante non un coglione”, aveva detto l’uomo che pensa di avere miracolato l’Italia – in linea con Berlusconi e Salvini che pensano lo stesso, anche se in termini differenti, ma che nello stesso tempo ritiene di poter continuare a governare la nave.
Ebbene Conte ha chiarito in conferenza stampa che lui, l’ex presidente del Consiglio, non è uomo a cui si mettono i piedi in testa con facilità. Semmai è vero il contrario ed ha poi continuato, con toni che francamente sono poco comuni in questa italietta nella quale gridano persino i Chiellini, che la realtà sta nel fatto che il M5S così com’è adesso non ha futuro. Lo sanno tutti. Lo sa anche Grillo. E gli toccherà farsene una ragione.
(28 giugno 2021)
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