di G.G. #Lopinione twitter@gaiaitaliacom #USA2020
E così ci sono quelli che dopo avere perso elezioni senza frodi, e dopo avere denunciato frodi e scatenato studi legali che hanno già ritirato le loro cause (in Arizona e Georgia) perché non c’è niente contro cui ricorrere, aizzano i cani via social, i quali cani scatenano l’inferno a Washington con armi, grida, aggressioni e scontri e nonostante ciò gridano “Vinceremo”. Chi? Cosa? Perché? Ma soprattutto, per chi?
La triste epopea divisiva, aggressiva, aizzatrice, razzista, suprematista ed imbrogliona di un presidente sconfitto già pel di carota che tutto ciò che pensa è rifarsi il look post mortem e tingersi di finto grigio dopo essere stato finto biondo, è la storia più tristemente ed inutilmente pericolosa che poteva nascere da quell’unione che si definisice la patria della Libertà, e in qualche modo – assai peculiare – lo è. L’uomo che è stato l’unico presidente della storia – dicono coloro che lo celebrano – a non fare guerre con altri paesi, forse perché troppo impegnato a devastare l’Unione della quale era presidente e capo delle forze armate, si trova ora arroccato nella residenza presidenziale, incapace di accettare la sconfitta decretata dalle urne, al grido di “brogli” che non ci sono e col sostegno dei suprematisti bianchi che prendono d’assalto l’America civile, che non è quella di Biden, è quella che non è di Trump.
Nemmeno gli studi legali che ritirano le cause perché non c’è nulla contro cui ricorrere possono qualcosa contro i deliri di onnipotenza del presidente-miliardario-tycoon-odiatore, che si sta scavando la fossa da solo e lancia le sue belve all’arrembaggio. Il caos è appena iniziato. Lo sconfitto rischia grosso, e non sappiamo quanto ne sia consapevole. E i suoi soldati rischiano anche di più, perché non possono certo permettersi gli studi legali che il presidente che rinchiudeva in gabbie i bambini messicani, e che nemmeno i Repubblicani vogliono più tra i piedi, potrebbe pagare.
Vuoi vedere che stavolta si dà la stura ad un’Unione veramente civile che metterà al bando barbarie come la libertà di sparare e la pena di morte?
(15 novembre 2020)
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