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E in Toscana Salvini ha pronta la clone di Borgonzoni: solo leggerissimamente più omofoba e integralista

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di Giovanna Di Rosa #maiconsalvini twitter@firenzenewsgaia #Politica

 

Salvini è pronto in Toscana a ripetere la figuraccia fatta in Emilia Romagna con la candidata che “resterò a capo dell’opposizione” e poi è scappata di nuovo a Roma: al posto della candidata perdente leghista che confondeva Bologna con Ferrara e faceva proposte di legge in vigore già da vent’anni,  e grazie alla quale Salvini ha perso il confronto personale con Stefano Bonaccini, abbia ora Susanna Ceccardi, geniale come la buona Borgonzoni, solo leggerissimamente più omofoba. E quindi razzista.

Essendo fedele alla linea integralista di omofoba sostenuta dalle lobby ortodosse ed evangeliche, e quindi benvista da Pollon e famiglia cattoleghista con sfumature di neofascismo, Salvini l’ha sempre voluta piazzare in qualche posto che conta, soprattutto perché meno valgono più li domini, in più Ceccardi è sufficientemente ribelle da essersi rifiutata di celebrare le Unioni Civili in quel di Cascina, quando era Sindaca. Posto che ha poi lasciato in fretta e furia per l’Europa, dove è europarlamentare, poltrona che lascerà se dovesse disgraziatamente essere eletta alla carica di Governatrice della Toscana.

I soldi che guadagna mensilmente per eseguire gli ordini di Salvini e andare contro le leggi dello Stato – quella sulle Unioni civili è una legge dello Stato – escono sempre dalle vostre tasche. Così. per dire.

Ceccardi è quella illuminata andata in televisione a dire che era “giusto che i medici calabresi guadagnassero meno di quelli del Nord“, quando Salvini credeva nel dio Po e svuotava ampolle. Accadeva molto prima della conversione all’integralismo e al rosario esibito tra un mojito al Papeete e una foto con cuffie da DJ in testa, con un paio di tette piantate negli occhi.

Non si hanno notizie di Ceccardi che commenti i noccioli delle ciliege con le quali Salvini si ingozzava mentre Zaia parlava di neonati ammazzati da un batterio. Tanto può una poltrona. Immaginiamo che conosca i confini della Toscana, non come Borgonzoni che confondeva quelli dell’Emilia Romagna, ma sapeva tradurre dall’arabo e dal turco,

Ora manca solo una dichiarazione ceccardiana sul diritto degli uomini di poter picchiare le mogli, secondo la filosofia dell’arciprete ortodosso Dmitri Smimov, ospite d’onore al congresso leghista di Verona, che ha sostenuto la depenalizzazione della violenza domestica in Russia, patria d’adozione illiberale di Salvini e della Lega Sovranista.

Di programmi elettorali nemmeno l’ombra, per ora. Poi sicuramente qualche colpo di genio verrà fuori, Per ora si riconoscono attacchi strumentali alle persone transessuali e viaggi in pullman verso la Spagna e ritorno in tempi di Coronavirus pollice alzato perché nella Lega sono tutte un po’ Giovanna D’Arco. Del resto lei è la candidata di Salvini, mica di Zaia. E sentirete il botto.

 

(23 giugno 2020)

©gaiaitalia.com 2020 – diritti riservati, riproduzione vietata

 

 

 

 




 

 

 

 

 

 

 

 

 



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