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Slitta al 25 giugno l’adozione del testo di base della Legge contro l’Omotransfobia in Commissione Giustizia

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di Paolo M. Minciotti #LGBTI twitter@gaiaitaliacom #NoOmofobia

 

Mentre il relatore della Legge On. Alessandro Zan viene insultato e minacciato di morte sui social, perché l’omofobia e l’odio omofobo solo solo peccatucci d’opinione, ecco slittare di una settimana l’adozione del testo base sull’omotransfobia, inizialmente prevista per il 17 giugno in commissione Giustizia della Camera e rimandato invece al 25 giugno.

La decisione è stata presa – scrive il quotidiano Gaynews –  per lasciare più spazio alla Commissione per esaminare con celerità il decreto sulle intercettazioni, approvato stamattina in Senato e che la Camera dovrà convertire in pochi giorni.

La Lega aveva fatto sapere che per evitare l’ostruzionismo sul decreto chiedeva di non affrontare oggi il tema dell’omotransfobia. Zan ha spiegato che quindi nella seduta odierna e in quella di lunedì proseguirà la discussione generale e che nei giorni successivi si voterà per l’adozione del testo base. Cinque sono attualmente le proposte di legge, differenti in alcuni punti e proprio di quelle differenze Alessandro Zan farà sintesi presentando un testo base che uniformi i cinque testi depositati. Dopo di che partirà la fase degli emendamenti.

Zan in una dichiarazione alle agenzie ha specificato che in Commissione giustizia della Camera “la legge contro l’omotransfobia e la misoginia stia andando avanti abbastanza speditamente, anche se vediamo che le opposizioni, in particolare Lega e Fratelli d’Italia, stanno presentando molte richieste di audizione, cercando di rallentare i lavori. Io spero e auspico che ci sia un clima positivo e costruttivo tra maggioranza e opposizione, perché questa non è una legge della maggioranza, ma una legge che serve al paese. Siamo di fronte a un’emergenza: persone solo per il fatto di essere omosessuali o transessuali vengono picchiate, bullizzate e fatte oggetto di violenza e questo non è accettabile in un paese civile”.

 

(18 giugno 2020)

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