di Giancarlo Grassi #Lopinione twitter@gaiaitaliacomRE #Politica
Reggio Emilia è una città dove, come nella maggior parte delle città dell’Emilia Romagna, tutto funziona quasi perfettamente (non essendo la perfezione assoluta di questo mondo) e dove gli abitanti sono tutti compiti, bravini, al lavoro e guai a chi non lavora perché il problema non è la mancanza di lavoro perché se si vuol lavorare il lavoro si trova. Un clima infame: torrido d’estate, gelido d’inverno, nebbia che si taglia a cubetti e una straordinaria capacità di organizzazione. Va così dal dopoguerra, in una delle regioni più ricche d’Europa, ma la città – come le altre città emiliane – non è immune al cancro leghista che si insinua e corrompe le cellule sane della città con il suo messaggio perverso, intollerante e populista veicolato da un uomo solo al comando – così che lo sconfitto Salati si consoli, i voti sono andati a Salvini e non a lui, e si prepari a fare il consigliere capo dell’opposizione. Gli tocca. E già che c’è basta anche con la propaganda. Altro che avrei fatto il “Sindaco senza stipendio”. Il Sindaco è un lavoro, oltre ad un servizio, ed il lavoro si paga. E possibilmente si fanno leggi che il lavoro lo creino e lo mantengano. Se ha tempo tra un vittimismo e l’altro, lo dica al suo capo. Nel frattempo si chieda se lui le fotografie le fa gratis.
Così Luca Vecchi, insieme ad altri amministratori a capo di liste a traino PD, mantiene la carica di Sindaco. Buon governo uguale tutto funziona potrebbe anche avere fatto il suo tempo. C’è bisogno anche di città divertenti dove sia gradevole vivere e dove ci siano cose da fare al di là degli stantii spettacoli teatrali di governo che gli organi di governo mantengono in vita con leggi da ragionieri. Servono città dove i centri storici siano vivi – certo, e dove gli abitanti dei centri storici abbiano un po’ di pazienza e non diventino isterici al primo rumore, siamo d’accordo. Serve una nuova visione delle città e del cittadino. Le persone vogliono verità, bellezza e armonia e non il medioevo populista. Non lo deve capire Salvini lo devono capire le liste che voglono andare oltre il medioevo e oltre l’odio. Non è compito nostro. il nostro compito è suggerire, osservare e punzecchiare.
(10 giugno 2019)
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