di G.G. #Trieste twitter@gaiaitaliacom #Apartheid
Eccolo il nuovo apartheid triestino di ispirazione salviniana: niente atleti africani alla maratona e la Federazione Italaiana d’Atletica Leggera sul piede di guerra e un atto che ricorda tanto l’Hitler del “No” sdegnato a Jesse Owens che sconfisse gli ariani.
Eccola la rivincitina dell’Italietta salviniana che mette di parte chi rischia di mettere in ombra la mediocrità dell’indigeno stivalaro: cosa c’è di meglio di un divieto nei confronti di chi si considera inferiore per affermare una superiorità che non c’è, che non esiste, che è la vergogna, che è l’odio gratuito e che è disgustosa, cretina, inutile, antistorica e fascista?
Nulla di meglio, con questa gente in parlamento e nei posti di potere. Rinsaviscano gli italianucoli. E lo facciano prima del 26 maggio. Prima di dare il via ad un disastro che non potevano nemmeno immaginare. Siamo al peggio del Sud Africa e al peggio della Rodhesia (oggi Zimbabwe) che non esistevano più se non nella mente di coloro che oggi, disgraziatamente, incontrano il favore del vento.
E sarà tempesta.
La decisione è resa ancora più ridicola dalla patetica e repentina marcia indietro degli organizzatori, ora gli atleti africani sono benvenuti, devastati dalle polemiche e dall’intervento della Federazione Italiana d’Atletica Leggera. Manca loro anche il coraggio delle loro azioni oltre alla normale umana decenza.
(27 aprile 2019)
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