di Daniele Santi #Politica twitter@gaiaitaliacom #pentaleghismo
Il principio del pentaleghismo astioso si basa sull’odio per l’Altro. Un Altro che ha sempre più di colui che lo contesta e lo odia in nome di un godimento presunto di privilegi inimmaginabili, innominabili e soprattutto incontestabili – perché nessun li conosce in realtà – e che vanno combattuti in nome dell’odio verso la Casta dei privilegiati.
Il giornalismo cialtrone e leccaculista di questa italietta sempre più etta e sempre meno Italia ha fatto da cassa di risonanza alla narrazione clownesca della Casta senza sottolineare ciò che era chiarissimo- il giornalismo cialtrone e leccaculista è sempre troppo attengo alle proprie natiche per avere tempo di vedere dove sta guardando – e cioè che i contestatori della Casta senza preparazione, senza cultura, senza progetto, ignoranti, sgrammaticati, incapaci e presuntuosi, gonfi d’odio, livore e rancore, aspiravano a prendere il posto dei cosiddetti privilegiati per goderne gli stessi privilegi veri o presunti.
Arrivati al governo questi Signori Nullità si sono affrettati a rimangiarsi tutto quello che avevano venduto come vero negli anni di campagna elettorale per posizionarsi comodamente sulle poltrone che gli erano state regalate dall’elettorato più incosciente che abbia visto in anni recenti ed hanno dato il via al Regno della Fuffa.
Dichiarazioni roboanti per aizzare i cani, rallentamenti propinati con docili e centellinate frasi di retromarcia così da far ingoiare la pillola ai minus habens del 52% di gradimento al governo e bombardamento ininterrotto di missili d’odio verso i migranti, le donne, gli omosessuali, le lesbiche e tutti i paesi europei – ogni due giorni uno diverso. Per non far star male nessuno.
Delle promesse della campagna elettorale non ne è stata mantenuta nessuna.
L’unica porcata realizzata è l’orribile decreto sicurezza del quale, nelle settimane precedenti il 4 marzo 2018, nessuno ha parlato. Tutto il resto è riassumibile in telepropaganda, selfie, balle, fuffa, bugie, dichiarazioni, smentite, guerriglie verbali e di carte bollate con la UE sui migranti. In una parola: nulla che possa essere riassumibile nella parola “governo”.
Tutto ciò che ha fatto fino ad ora questo governo è stato fare la guerra a chi entra a causa della guerra (colonizzazione, sfruttamento) commerciale che l’Occidente ha fatto sulla pelle di chi ora vuole entrare.
In mezzo a tutto questo la farsa minister del petto in fuori e voce tonante da uomo del volgo che grida agli astanti che si farà processare perché tutto ciò che ha fatto è stato difendere l’Italia, ma poi cambia idea perché il rischio processo è sempre il rischio processo e fa marcia indietro, perché la giunta per le autorizzazioni a procedere è lì lì per riunirsi (scriviamo il 30 gennaio 2019). Chi lo sostiene? Naturalmente il guro del quant’è bella la povertà guatemalteca Alessandro Di Battista o dell’ala dura o durissima del M5S gamba rotta del pentaleghismo che, dimenticandosi di quando delirava contro “la Casta che non si vuol fare processare”, ha affermato che il Sig. Ministro dell’Interno non deve essere processato.
Non c’è molto altro da aggiungere.
Quando Di Battista e Di Maio dicono una cosa, è quella pic.twitter.com/eoHhIpce8D
— jacopo iacoboni (@jacopo_iacoboni) 30 gennaio 2019
(30 gennaio 2019)
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