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HomeCopertinaSalvini, Di Maio, Meloni, la Destra cialtrona e lo "Spread à Porter"

Salvini, Di Maio, Meloni, la Destra cialtrona e lo “Spread à Porter”

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di E.T. #politica twitter@iiiiiTiiiii #spread

 

 

La destra più cialtrona del mondo, quella italiana, capisce soltanto un linguaggio, soltanto di quello si nutre e soltanto con quello si esprime. Il linguaggio della destra deve avere una caratteristica di fondo: essere di moda, così che la destra più cialtrona del mondo si senta sicura, possa muoversi su un terreno conosciuto, stravolgerne i termini per risultare rivoluzionaria e vendersi al popolo. In caso di vittoria la destra più cialtrona del mondo riuscirà in ciò che riesce a fare meglio: far finta di essere rivoluzionaria restaurando, cioè confermando l’esistente e modificando le leggi che non le piacciono (normalmente quelle che hanno a che fare con le libertà individuali e strizzano l’occhio all’area cattofascista vaticana).

Nascono così personaggi del (piccolo) calibro di Matteo Salvini, tribuno lanciaslogan senza nessuna preparazione che non sia quella di fomentare l’odio contro l’altro con discorsi irresponsabili; oppure Luigi Di Maio un ex steward sgrammaticato che piuttosto che non vuole perdere i privilegi ottenuti grazie al pentastellismo demenziale che promulga e che ricorre al dialetto quando non trova le parole e infine Giorgia Meloni, alfiera del 4% scarso e specialista nell’allearsi coi vincenti perché il prestigio prima di tutto, capace di passare in 48 ore dall’impeachment al presidente della Repubblica alla correttezza istituzionale.

C’è una caratteristica, un’altra, che è peculiare della destra più cialtrona del mondo: l’essere completamente e totalmente inetti dal punto di vista finanziario. Non ne fanno una giusta dai tempi di Mussolini perché sono travolti dalla loro grandeur, dal loro populismo da inesistente impero romano, dal loro moralismo da mercato delle vacche (proprio quello parlamentare). Sono ingenui, i rappresentanti della destra più cialtrona del mondo, perché si legano sempre al cavallo sbagliato – lo fanno per convenienza, perché è ricco, perché promette l’impossibile, perché si traveste da messia – e lo seguono fino alla morte perché, come tutti gli incapaci, hanno bisogno di un capo. Ma non sanno nemmeno scegliere e si trovano un capetto. Quando va male un kapò.

Sono quelli che gridano contro le coppie dello stesso sesso e poi vanno con le trans nottetempo. Brillano, come si vede, per coraggio e coerenza. Sono quelli che sono per la famiglia, così tradizionalisti ed attaccati alla famiglia da farsene addirittura tre o quattro, quando non scivolano nell’esercizio squallido del bunga bunga essendo incapaci di una sana trombata. Poi è colpa degli altri. Del demonio, dell cattiveria della gente, delle circostanze. Dei comunisti.

Ora la destra più cazzona del mondo si è inventata la moda dello “Spread à Porter”; lo spread è quell’esercizio dei mercati finanziari che trascina chi ne è vittima verso tassi sempre più alti, prestiti sempre più difficili, aumento dei prezzi e ridicolizzazione da parte degli altri stati, soprattutto quelli soci in affari. Dopo il 2012 la destra più indecente del mondo ha vestito lo “Spread à Porter” come una seconda pelle. Ogni volta che si è affacciata all’agone politico.

Nonostante questo gli Italiani, quelli che si lamentano di tutto, ma non della loro superficiale percezione della politica altresì volgare ignoranza degli effetti del loro voto, continuano a votarla e la mandano al potere con il 60% dei voti circa. E loro, i geniali rappresentanti della destra più cialtrona del mondo, non riescono nemmeno a formare un governo alleandosi tra loro perché sono incapaci di leggere i regolamenti costituzionali, troppo impegnati a fomentare il regicidio, essendo sempre colpa di qualcun altro, per approfondire il mestiere che si sono scelti.

Paura di un colpo di stato? Non c’è bisogno. Il colpo di stato lo fanno gli Italiani ad ogni elezione. Inconsapevolmente e con scientifica stupidità. Seguendo le sirene del fuori di qui dentro di là del ghe pensi mi e del tu dammi il voto e provvederò a te. Poi si lamentano di come vanno le cose e maledicono quei poveracci della destra più cialtrona del mondo che ad ogni azione hanno denunciato la loro cialtroneria. Essendo incapaci di fare altro.

Applause. Applause. Applause.

 





(30 maggio 2018)

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