di Paolo M. Minciotti #LGBT twitter@gaiaitaliacomlo #diritticivili
Dà particolare enfasi alla notizia uno dei quotidiani che è espressione di uno dei molti partiti che si sono schierati contro le Unioni Civili, un’enfasi condito da falso buonismo che riceve – come uno schiaffo – la lezione di civiltà e di ricerca di felicità quotidiana che la bella storia di due donne 80enni modenesi regala.
Quarant’anni insieme, coetanee, le due donne hanno deciso di celebrare la loro Unione Civile a coronamento di una vita passata insieme e condivisa nelle gioie e nei dolori che contraddistinguono ogni vita con in più il fardello di essere donne, lesbiche e vivere insieme: tripla difficoltà. Ora la legge arrivata tardi e che non piace a nessuno permette a queste due signore di essere finalmente cittadine con tutti i diritti, come tutti gli altri. Finalmente anche loro, come tanti e tante di noi, possono decidere a chi dare la mano pubblicamente quando c’è da stringerne una.
Alla faccia di chi si opponeva alla legge che questo diritto ha loro regalato e ora le celebra come eroine. Eroine non sono. Sono molto di più.
(2 gennaio 2018)
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