14.5 C
Milano
15.5 C
Roma
Pubblicità
Roma
cielo sereno
15.5 ° C
16.4 °
11.9 °
70 %
2.1kmh
0 %
Gio
25 °
Ven
26 °
Sab
24 °
Dom
23 °
Lun
22 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeCopertinaL'amplio spazio informativo che le reti Mediaset riservano al vuoto contenitore chiamato...

L’amplio spazio informativo che le reti Mediaset riservano al vuoto contenitore chiamato Mdp

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

di Daniele Santi, #Politica twitter@gaiaitaliacom #Elezioni2018

 

 

La guerra mediatica a colpi di servizi opportunamente montati e confezionati, come perfetti pacchi regalo, atti ad isolare il PD è cominciata già da qualche settimana sulle reti Mediaset, in particolare sul TG5 del mattino – una vetrina aperta alle solitudini di casalinghe in sfacelo con florilegio di morti, violenze, cronaca nera, orrore, morte e disperazione, perché bisogna pur accontentare il pubblico che ci si è scelti. Non stupisce, dovendo cercare di svuotare il bacino di voti del PD e di Matteo Renzi, che il telegiornale del mattino dell’ammiraglia di Berlusconi offra ampio spazio al vuoto politico rappresentato da Art.1-Mdp, alle false istanze della Signora Camusso sulle pensione che non servono certo ai pensionati, ma solo all’opportunista sindacalista che tira la volata a Bersani in Lombardia (ci sono due collegi pronti per lei, perché la regola è lasciare una poltrona per svillaneggiarne un’altra), e a personaggi di nessun peso come uno sconosciuto che in mattinata biascicava di Sinistra Italiana, Possibile, non identificate altre forze di sinistra e di programmi unitari che non si sa cosa siano perché non li conoscono neanche loro e quindi, come un sinistro presagio, Maria Cecilia Guerra compassionevolmente inquadrata dell’alto che riprendeva, con l’accento locale che le è proprio e che la fa tanto sentire pasionaria modenese di tutte le compassioni verso i lavoratori, l’antico refrain bersaniano dell’andare a riprendre le persone a cui si vuole bene e che si sono allontanate dal PD per colpa del PD.

Ricordiamo Maria Cecilia Guerra in un agghiacciante intervento a Roma nella Gay Street che sta di fronte al Colosseo ai tempi in cui un giovane 18enne si era tolto la vita nella Capitale. L’inutile rappresentante politica il cui unico merito (per chi lo considera tale) è quello di essere di sinistra [sic] fece un discorso che nessuno ricorda, ma noi sì, nel silenzio più assoluto, nessuno la applaudì, nessuno commentò ciò che stava dicendo – perché non si può commentare l’incommentabile – e in venti minuti di presenza sul palco non disse nulla riuscendo a riempirsi la bocca delle solite frasi fatte sui diritti individuali necessari e bla bla bla. La legge sulle Unioni Civili anche per le coppie omosessuali, per quanto imperfetta, la fece poi il governo Renzi. Maria Cecilia Guerra, alfiera della sinistra che conta, fece poi anche altri interventi di straordinario valore istituzionale atti a proteggere le minoranze sessuali del nostro paese, come attaccare l’UNAR in accordo coi Vescovi, quando era viceministra e nulla fece che fosse degno di essere ricordato. Maria Cecilia Guerra è poi favorevole ad un aumento delle tasse. Perché quando si è di sinistra bisogna esserlo sul serio. Affinché si sappia chi sono Maria Cecilia Guerra e coloro che si spacciano per progressisti di sinistra in questo paese vi invitiamo a leggere la cronaca di un nostro articolo del 12 maggio 2016 che rievoca la manifestazione alla Gay Street romana della quale Guerra fu tristissima protagonista, articolo che pubblicammo all’indomani dell’approvazione della Legge sulle Unioni Civili rispetto alla quale i signori e le signore della sinistra progressista non dissero nulla.

L’articolo inizia con la descrizione del sottoscritto che incontra Gianni Cuperlo alla manifestazione della Gay Street romana…

… chiesi cosa ci facesse lì dato che il suo partito aveva fatto fallire ogni possibile legge a favore delle persone omosessuali: non mi degnò di uno sguardo lui che parla di rispetto verso le persone come se ci credesse. Guerra invece, con l’incoscienza dei coraggiosi, salì sul palco in tutta la sua inutilità istituzionale e fece un intervento patetico che ascoltammo in tre, stupefatti per la sua vacuità, mentre tutti coloro che affollavano la Gay Street romana facevano altro, qualcuno fischiava all’indirizzo del palco, qualcuno gridava vattene, cosa che Guerra fece dopo pochi minuti scomparendo nella sua vacuità-progay per una sera. Pochi secondi dopo venne tributata un’ovazione a Vladimir Luxuria. Così che Don Cuperlo e Donna Guerra dovettero forse rendersi conto di dove batteva il cuore. Proprio come se l’avessero messo a disposizione delle persone omosessuali. Dietro il palco, in quell’occasione (si era appena suicidato un 18enne, l’ennesimo), a dare il suo triste tributo alla serata c’era anche Galan, noto rappresentante dell’intollerante Lega Nord ora molto più noto, ma per ragioni che col cuore hanno poco a che fare. Questi personaggi che con i diritti delle persone omosessuali avevano avuto poca confidenza, al contrario che con certo sciacallaggio politico che fa orrore a chi lo vive di riflesso (è vero che Galan è ora in altre faccende affacendato) e che raccontavano di avere tanto a cuore i diritti di gay e lesbiche e delle loro famiglie, ora non dicono nemmeno una parola. Non diramano comunicati. Se ne stanno zitti.

Riprendiamo questo stralcio d’articolo perché la sinistra che si spaccia per progressista è quella cosa lì: un’accozzaglia di feroci conservatori, moralisti inconsistenti legati ad una ideologia senza la quale si suiciderebbero; una congrega di opportunisti alla ricerca di un posto al solo che garantisca il loro piccolo giardino, la loro sete di potere, il loro disperato bisogno di sentirsi qualcuno. Sono coloro che hanno perso tutte le competizioni elettorali alle quali hanno partecipato e che sono entrati in parlamento con le stesse modalità che ora contestano; sono quella casta che quando ha conquistato il potere è riuscita a fare saltare i governi che stavano riformando l’Italia per lasciare spazio al solito noto che negli ultimi trent’anni ha fatto la guerra a tutti i riformismi possibili, vera anima nera della politica degli ultimi decenni. Non hanno un progetto politico, non hanno idee, non hanno idea di cosa faranno, l’unico loro obbiettivo è consegnare il paese alla Destra, o al M5S che è la stessa cosa, facendo perdere il PD. L’unico loro obbiettivo è eliminare Matteo Renzi e la sua segreteria dall’agone politico. Loro sono quelli che delle primarie democratiche del PD, che fortemente hanno voluto prima che Matteo Renzi le vincesse per ben due volte, se ne fregano. perché del popolo con il bene del quale si riempiono la bocca, non gliene frega niente. Perché sia chiaro.




(23 novembre 2017)

©gaiaitalia.com 2017 – diritti riservati, riproduzione vietata

 



 

 

Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
cielo sereno
8 ° C
10.5 °
7.6 °
77 %
4.1kmh
0 %
Gio
20 °
Ven
20 °
Sab
20 °
Dom
15 °
Lun
15 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE

×