di Giovanna Di Rosa, twitter@gaiaitaliacom
Beppe Grillo in veste di agitatore di estremisti non ha rivali; non a caso ha fondato un Sacro Blog dispensatore di verità giornalistiche, verità politiche, verità scientifiche, verità opinabili, verità incomprensibili, verità esilaranti, ma sempre verità solo perché da Grillo discendono e a Grillo convengono. Ieri (19 settembre, ndr) è stata una giornata complicata per il M5S perché il Tribunale di Palermo ha detto che le loro regionarie non valgono un fico secco e quindi la candidatura di Cancelleri è in bilico. Grillo non poteva che reagire in modo provocatorio, esattamente come faceva Berlusconi vent’anni fa, quel Berlusconi che Grillo inserisce nell’odiata “casta”, dicendo che il M5S va avanti e rendendo evidente che questo movimentucolo di impreparati, incolti ed ideologicamente incendiari non riconosce nulla che non sia ciò che dal M5S viene e proviene ed al M5S ritorna.
E sarebbe anche ora che lo Stato dicesse basta a coloro che all’interno dello stato decidono di fare quello che gli pare in barba alle leggi dello Stato ed alle sentenze degli organi dello Stato.
Rivolgendosi ai giornalisti, che a suo dire lo “tengono prigioniero”, come se gli avessimo chiesto noi di entrare in politica e fare ciò che ha fatto, ha fatto notare garbatamente che il suo desiderio sarebbe quello di mangiarli tutti – i giornalisti – per poi vomitarli. Perché vomitare quotidianamente il suo veleno non gli basta più.
(20 settembre 2017)
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