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#PrimariePD, Michele Emiliano ed il suo occhiolino al M5S tra Renzi ed Orlando, cosa ci fa nel PD?

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di Daniele Santi

 

 

 

 

Commentare a caldo la diretta su Sky del confronto tra Matteo Renzi, Michele Emiliano ed Andrea Orlando non è facile, perché non si parla soltanto di ciò che si è sentito stasera, ma anche, inevitabilmente, di ciò che è stato. Salta all’occhio la profonda antipatia ed il profondo rancore personale di Michele Emiliano, senza idee senza programmi e senza voti, che dal basso del suo strizzare l’occhio al M5S e del suo endorsement ad Orlando – Emiliano è senza speranza alle primarie – non dice nulla, assolutamente nulla e si salva, grazie al populismo di cui è intriso, solo nell’appello finale quando ha almeno la faccia tosta di chiedere di votare per il PD. Nel senso di pensare al partito. Poco prima, alla domanda sul testamento biologico, Emiliano non si era nemmeno degnato di cercare di rispondere.

Matteo Renzi, è sembrato sicuro di sé, cosa che non gli fa difetto, ed ha ricordato, oltre alle cose fatte dal suo governo, anche coloro che quelle cose le hanno votate: Andrea Orlando era tra loro. Tanto quest’ultimo come Michele Emiliano hanno parlato di “salvare il PD” e del Congresso convocato troppo in fretta. Orlando ha detto di volere il 50% dei voti, non il 50% +1: non è stata solo una gaffe.

Al di là di colui che verrà decretato vincitore del dibattito nel post trasmissione, non è difficile prevederne il nome, non è stato entusiasmante vedere i tre candidati alla segreteria rispondere alle domande banali, scontate, stupide e superficiali che la redazione della trasmissione ha preparato per loro. Ne è risultato un dibattito di una superficialità agghiacciante, mentre di approfondimenti ci sarebbe bisogno, con domande come quella sul video più visto su You Tube nel 2016, per testare la connessione dei candidati con i giovani, che francamente ci ha fatto rabbrividire.

Se dovesse vincere Matteo Renzi non ci aspettiamo cambiamenti di rotta da parte dei suoi oppositori; Michele Emiliano ed Andrea Orlando continueranno a fare la guerra al segretario, di concerto coi fuoriusciti di Mdp quando ciò che andrebbe fatto sarebbe pregare gentilmente Emiliano di togliersi dai piedi e di fondare il suo ridicolo M5S di sinistra e sedersi, parliamo a Renzi ed Orlando, per discutere sul serio: perché il PD prossimo venturo dovrebbe essere la sintesi di ciò che pensano entrambi.

Evidentemente Sky tifa per Orlando, ma crediamo che il dibattito di stasera non abbia spostato un voto. Né dentro il PD né fuori il PD.




(26 aprile 2017)

 

 

 

 

 

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