
di Daniele Santi
Gli slogan razzisti mutuati dal nazismo goebellsiano sono usciti dalle fogne per rivendicare protagonismo sulle saracinesche dei negozi degli stranieri alla periferia di Roma. Il peggio dell’essere umano, l’odio ingiustificato contro lavoratori stranieri che pacificamente vivono nel nostro paese, mentre è possibile che i signori dell’odio dell’ultradestra di lavorare non ne vogliano proprio sapere, sono stati presi di mira dal “Boicotta i negozi stranieri, sostieni le attività commerciali italiane del tuo quartiere”, di Azione Frontale, costola di ultradestra nata da Forza Nuova, apparso nella giornata di ieri sulle saracinesche di molti negozi gestiti da stranieri nella periferia est di Roma.
Loro sono i mattacchioni che con striscioni e cartelli minacciosi avevano portato all’annullamento della tappa romana del tour di Bello Figo, il rapper di origini ghanesi che prende in giro gli stereotipi sugli immigrati e che nel 2014 avevano spedito teste di maiale alle comunità ebraica. Gente rispettabile.
Qualora non sia troppo impegnata nell’assumersi cariche lasciate da altri grillini incompetenti nei vari municipi romani e volesse dare un segnale a tutti i romani, la graziosa Virginia Raggi, nota anche come Sindaca dell’Inconcludenza e della Prosopopea, potrebbe dare un segnale di civiltà alla capitale di cui è incapace Sindaca e dire quello che va detto.
Certo potrebbe alienarsi una parte del simpatico elettorato a 5Stelle, e non è detto che voglia correre il rischio.
(15 aprile 2017)
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