di Daniele Santi
Andrà anche bene, ma questo modo tutto “moderno” di fare politica tra post pubblicati su blog privati che corrispondono non all’oggettività delle cose, ma alla visioni personali di un guitto che si sente un condottiero e le risposte via querela di chi si sente colpito da strali che si commentano da soli, ci lascia perplessi e pensiamo che sia lo specchio di un sentire e vedere la politica in una maniera che non può che danneggiare ulteriormente il paese. in una maniera che non può che danneggiare ulteriormente il paese. Ma la politica la fanno gli uomini. All’imbarbarimento degli uni corrisponde l’imbarbarimento dell’altra.
Così che l’affermazione del tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi, ripresa dall’Huffington Post: “Il Pd agirà in sede penale e civile contro Beppe Grillo per le sue dichiarazioni contro il Partito Democratico. Grillo è un pregiudicato e conosce bene cosa significa essere condannati, ma evidentemente non se lo ricorda. Le sue dichiarazioni contro il Pd hanno decisamente passato il segno. Adesso basta: abbiamo il dovere di tutelare i militanti del nostro partito. Ci vediamo in tribunale, caro pregiudicato Grillo. E vedremo se aggiungerai un’altra condanna al tuo curriculum vitae”, non ci dà grandi speranze di un innalzamento del livello propositivo dello scontro politico in atto. Se prima era Berlusconi contro D’Alema oggi è Grillo contro il Pd. Le cose non sono cambiate granché.
(2 aprile 2016)
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