di Daniele Santi
Il Cardinal Bertone, quello del tartufo da 250 euro ogni venti grammi, quell’umile rappresentante del dio della chiesa di Roma in terra che festeggiò i suoi 80 anni con una raffinatissima cena nel suo sontuoso attico pochi giorni dopo essersi scagliato contro le Unioni Civili dicendo che “Equipararle al matrimonio sacramentale è inaccettabile e contro l’antropologia biblica e cristiana”, e rifiutandosi di spiegarci se le ricchezze, i sontuosi appartamenti e le cene a base di tartufo d’Alba e vini piemontesi siano invece inserite nell’antropologia biblica e cristiana, potrebbe avere un problemino causato dal suo vivere sì discreto ed in linea con la povertà predicata dal suo capo.
Il Vaticano ha infatti aperto un’inchiesta sul prestigioso attico con vista su roma abitato dal porporato Bertone ed hanno iscritto nel registro degli indagati il manager Profiti e il tesoriere del Bambin Gesù per i 400mila euro destinati all’ospedale, ma usati per ristrutturare l’appartamento del Cardinale che ha sempre dichiarato di non saperne nulla, lo scrive L’Espresso secondo il quale i giudici di papa Francesco ipotizzano che vanno dal peculato, all’appropriazione e uso illecito di denaro, accuse che avrebbero trvato riscontro in alcuni documenti che dimostrano come i lavori di ristrutturazione dell’appartamento siano stati pagati dalla Fondazione dell’ospedale pediatrico “Bambin Gesù”.
(31 marzo 2016)
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